Giovanni Docimo: «È molto importante intervenire al più presto possibile, i risultati sono incoraggianti»
Giovanni Docimo: «È molto importante intervenire al più presto possibile, i risultati sono incoraggianti»
di Raimondo Nesti
Sempre più spesso si sente parlare di tumori della tiroide, patologia in aumento ma fortunatamente con ottime possibilità di cura. Su queste neoplasie abbiamo chiesto il parere di Giovanni Docimo, professore associato di chirurgia alla Seconda Università di Napoli e responsabile dell’organizzazione dell’Unità di chirurgia tiroidea. «Il tumore della tiroide — spiega — è quello che ha fatto registrare negli ultimi vent’anni il maggior aumento di casi: il 2% di tutti i tumori e un’incidenza particolarmente alta tra i 25 e i 60 anni, anche se non sono infrequenti casi sia prima dei 20 anni che dopo i 70. E le più colpite sono le donne. Guardando ai dati scopriamo che nel decennio 1990-2000 il cancro della tiroide colpiva circa il 3% della popolazione italiana, nel decennio 2000-2010 il 4% e negli ultimi cinque si calcola che la percentuale si sia attestata al 5%. Nelle donne il cancro della tiroide rappresenta il 5% di tutti i tumori diagnosticati, ma non lo troviamo nelle prime cinque cause di morte per tumore, a dimostrazione della sua curabilità; più in basso nella classifica degli uomini».